In questo articolo ti spiego come il metodo Pilates sia utile per gli sportivi e per quali sport è più indicato.
PERCHE’ LO SPORTIVO FA PILATES?
Purtroppo l’educazione fisica di base non è una priorità nel nostro paese e attività come il Pilates sono quasi del tutto sconosciute ai giovani e agli sportivi. In genere, le prime cose che gli sportivi mi mettono sul tavolo sono TAC, risonanze magnetiche, prescrizioni mediche e mi raccontano storie di infortuni sportivi e conseguenti dolori. Molto frequentemente gli sportivi, specialmente gli uomini, arrivano al Pilates come ennesimo tentativo per risolvere un problema fisico. Come dargli torto? E’ stato così anche per me! Io stesso non avrei mai pensato che il metodo Pilates potesse aiutarmi così tanto! In seguito, molte delle persone che iniziano a fare Pilates per problemi fisici, proseguono e lo inseriscono stabilmente nei loro programmi di allenamento. Vediamo allora alcuni vantaggi che il Pilates offre allo sportivo.
VANTAGGI COMUNI
Posso dire che, dopo anni di pratica costante del Pilates, il più grande vantaggio che riscontro è quello di potermi avvicinare a qualsiasi sport in modo molto più sicuro, senza subire traumi e con una “sicurezza motoria” straordinaria, come se fossi in qualche modo già preparato a i gesti che lo sport richiede.
Non mi resta che aggiungere un buon allenamento specifico (ovviamente indispensabile) per ottenere gli obbiettivi desiderati nello sport prescelto.
Mannaggia, avessi conosciuto il Pilates da giovane probabilmente mi sarei risparmiato tanti infortuni e conseguenti battute d’arresto nello sport!
UNA SOLIDA BASE
Il vantaggio appena descritto deriva dal fatto che nel Pilates si allena tutto il corpo in modo estremamente armonico ed equilibrato. Ahimé, so bene che la passione per il tuo sport ti spingerebbe a concentrarti unicamente su quello, dedicando meno tempo possibile ai noiosi allenamenti fisici “di base”. Questo purtroppo a volte funziona, altre volte no e succede che l’eccesso di un’unica pratica sportiva squilibra il corpo. Quando questi squilibri diventano molto marcati (e magari non siamo nemmeno più giovanissimi) ecco che si può incorrere in infortuni e in dolori che col tempo diventano cronici e di fatto ostacolano la nostra pratica sportiva. Vediamo alcuni esempi.
SPORT “TECNICI”
Gli sport in cui la tecnica ha un grosso peso rispetto alla forza, beneficiano tantissimo del Pilates. Il “centro del corpo”, quello che Pilates chiamava “la power house” (o il “core” per dirlo con un termine tornato di moda) è fondamentale per compiere ogni gesto atletico e nel Pilates è ciò che viene maggiormente sviluppato.
Inoltre, il vero nome che Joseph Pilates diede al suo metodo fu “Contrology” ovvero l’arte del controllo. Senza controllo nessun esercizio di Pilates riuscirebbe, così come le stesse doti di controllo del movimento sono fondamentali nello sport. Tra gli sport che ho praticato, l’arrampicata sportiva, l’alpinismo, lo sci, lo sci-alpinismo e la mountain bike, sono quelli in cui la coordinazione, il controllo e l’elasticità muscolare ottenuti con il Pilates mi hanno aiutato di più.
Ritornare a fare uno sport dopo anni di inattività e non essere distrutto a fine giornata è davvero una bella sensazione e per questo devo dire grazie al Pilates!
SPORT “DI RESISTENZA”
Altri sport invece sono fondati su gesti che vengono ripetuti Innumerevoli volte nel tempo e dove la forza e la resistenza sono predominanti.
Molti degli sport che amo rientrano in questa categoria ad esempio la corsa, il ciclismo o il nuoto. Si è portati a pensare che in questi sport basti fare tanto allenamento specifico e “il fiato”. Invece è proprio quando un gesto viene ripetuto tantissime volte che occorre renderlo estremamente preciso ed efficace per avere grossi vantaggi alla distanza. Se ad ogni passo riesci a guadagnare qualcosa pensa a quanto guadagneresti in una maratona!
UN ESEMPIO, LA CORSA
Anche se non siamo dei runners professionisti, penso che tutti noi sportivi abbiamo praticato la corsa come mezzo di allenamento e avremo sicuramente notato quanto sia difficile correre bene e senza avere dolori a ginocchia, schiena, collo e via di seguito a fine allenamento. Questo ci dimostra che non sono solo le gambe o il fiato che ci permettono di correre ma tutti i muscoli del corpo sono coinvolti. Da quando ho migliorato la postura e ho rinforzato anche la muscolatura che non è direttamente interessata nella corsa, ho migliorato enormemente le mie prestazioni. E quando i miei figli hanno iniziato a fare le corse campestri, mi sono rimesso le scarpette anch’io e ho scoperto che, nonostante l’età, mi diverto di più e, in proporzione ovviamente, ottengo persino risultati migliori!
SPORT “ASIMMETRICI”
In più ci sono sport che, più di altri, sviluppano asimmetrie nella muscolatura e di conseguenza nella postura. Tra i miei clienti ho un buon numero di giocatori di tennis e di golf ad esempio. Una parte della muscolatura diventa dominante e con il Pilates si riesce ottimamente a compensare questa tendenza per evitare squilibri specialmente a livello del bacino e della colonna vertebrale. In questi casi consiglio vivamente di fare Pilates con l’uso dei grandi attrezzi che permettono di evidenziare le asimmetrie del corpo e di correggerle, lavorando in perfetto allineamento.
IN CONCLUSIONE
Ritengo che il Pilates sia uno strumento perfetto che serve come solida base per praticare ogni attività sportiva. Incarna perfettamente il mio concetto di “educazione fisica” che sarebbe da promuovere prima ancora di avvicinarsi a qualsiasi sport, fin dall’età adolescenziale.
Del perché sia così efficace ho già parlato in un precedente articolo ma vorrei anche sottolineare che, per uno sportivo, il Pilates oltre che utile può essere una vera sfida! Esso infatti è estremamente tecnico e credo che ogni sportivo sia stimolato dalla progressione tecnica oltre che fisica.
Progredendo nella tecnica degli esercizi, la pratica diventa poi divertente (specialmente con gli attrezzi) e non c’è limite ai miglioramenti che si possono fare in ogni esercizio per affinarlo e per aggiungere dettagli.